Ammirati Vincenzo – Il Catasto Onciario di Sirico – pag.249.
Parma Aniello – L'evergestismo di Fisia S[...] e del figlio M.
Staius Cosmus in un'epigrafe del II sec. d.C. da Roccarainola. Brevi note su
CIL IX 1169 – pag.361.
– Elenco dei soci per gli anni 2009-2010 – pag.377.
– Note di attività biennio 2009-2010 – pag.384.
– Bilancio dell’anno 2008 – pag.396.
– Bilancio dell’anno 2009 – pag.397.
Sommari / Summaries
Gli eventi preunitari nel Distretto di
Nola
SOMMARIO: Il saggio ripercorre gli eventi del
periodo preunitario nel Distretto di Nola dal 15 maggio 1848
fino all’Unità d’Italia, attraverso la ricognizione dei
documenti dell’Archivio Storico di Caserta, fondo Alta Polizia
di Terra di Lavoro. Gli atti riportano le azioni repressive dei
Borboni nei confronti di cittadini sospettati di idee liberali.
Il resoconto parte dagli avvenimenti del maggio1848 e si
conclude con il Plebiscito del 21 ottobre 1860. La necessaria
atten-zione viene data anche agli eventi del brigantaggio che
animarono l’inizio del periodo postunitario nel Nolano. Il
saggio è inoltre corredato da un carteggio inedito relativo a
manifestazioni di operai per rivendicazioni salariali nei
pastifici locali e a documenti della polizia politica sui
sorvegliati politici forestieri che transitavano nel Regno, tra
i quali spicca il filosofo Antonio Rosmini Serbati. La lettura
degli atti ha consentito di ricostruire il breve soggiorno
dell’Abate a Caserta nel Convento dei PP. Riformati di S. Lucia.
SUMMARY: The preunitarian events in the District of Nola (southern
Italy). This essay looks at the events occurred between May
15, 1948 and the Unification of Italy, in the District of Nola,
through the analysis of documents from Caserta’s Historical
Archive and the fund Alta Polizia di Terra di Lavoro. This
documents relate the Bourbons’s repressive actions against those
citizens suspected of liberal ideas.The report begins with the
occurrences of May 1848 and ends with the Plebiscite of October
21, 1860. Necessary attention is also given to the brigandage
events which animated the beginning of the post-unification
period in Nola. The essay includes also a correspondence, that
was never published before, related to workers’ demonstrations
against low wages in local pasta factories and to documents of
the political police on foreign political activists who
travelled through the Kingdom, and in particular, among them,
the philosopher Antonio Rosmini Serbati. Reading these documents
has made possible a reconstruction of the Abbot’s short stay in
Caserta, at the Convent of the PP. Riformati di Santa Lucia.
Innocenzo Sarappa, sacerdote garibaldino di Roccarainola
SOMMARIO: Nato a Roccarainola nel 1821 da famiglia contadina,
Innocenzo Sarappa si fece frate agostiniano, esercitando la sua
missione sacerdotale nei conventi del suo ordine. Nel 1860 fu
nominato con decreto del dittatore Garibaldi rettore dell’ex
Seminario di Matera, riaperto come Convitto Ginnasiale e Liceale
anche a studenti non seminaristi. Nel 1862 fu uno dei primi
sacerdoti di tutta Italia a sottoscrivere la petizione a papa
Pio IX, stilata dal sacerdote gesuita Carlo Passaglia, nella
quale si chiedeva al Pontefice di rinunciare al potere temporale
della Chiesa. Con la “eversione dell’asse ecclesiastico” del
1866 subì gli effetti della soppressione di tutti gli ordini
religiosi in Italia e dovette rientrare a Roccarainola, nel seno
della sua famiglia, come semplice sacerdote e insegnante. Per
oltre dieci anni fu consigliere comunale e anche sindaco nel suo
paese d’origine. Per cause non note venne sospeso a divinis
prima dell’anno 1878 e lo era ancora verso il 1892.
Successivamente fu forse riammesso alla piena funzione
sacerdotale, come sembra dedursi dal libro dei defunti della sua
parrocchia. Morì nel 1904 lasciando un forte ricordo di
autentico garibaldino. Pochi anni dopo la sua scomparsa il suo
nome venne dato alla via di Roccarainola dove nacque e chiuse i
suoi giorni.
SUMMARY: Innocenzo Sarappa, Garibaldian priest of
Roccarainola (Southern Italy). Born in Roccarainola in 1821
into a peasant family, Innocenzo Sarappa became an Augustinian
fray and practiced his priestly mission in the convents of his
order. In 1860, he was appointed, by order of Dictator
Garibaldi, rector to the former Seminary of Matera, reopen as a
boarding school for student of high school other than
seminarians. In 1862 he was one of the first priests, in whole
Italy, in subscribing a petition requesting from Pope Pius IX to
renounce the temporal power of the Church. In 1866, he suffered
the consequences of the suppression of the religious orders in
Italy and had to return to his home in Roccarainola as a simple
secular priest and teacher. In his hometown, for more than ten
years, he was a town councilor and even a township mayor.
Because of unknown reasons, he was suspended a divinis before
1878 and was still in that state up to 1892. Perhaps he was
readmitted after that year to the full priestly function, such
as it seems deduced from his parish book of deceased. He passed
away in 1904, leaving a strong remembrance as a genuine
Garibaldian. Few years after his death, the street of
Roccarainola where he was born and dead, was named after him.
Il Catasto Onciario di Sirico del 1748
SOMMARIO: Dei numerosi casali della città di Nola, che divennero
definitivamente comuni autonomi durante il Decennio Francese,
quello di Sirico è il primo che veda pubblicato integralmente il
suo Catasto Onciario dell’anno 1748. Questo documento
manoscritto, conservato presso l’Archivio di Stato di Napoli,
fornisce un quadro completo della situazione demografica ed
economica della popolazione di Sirico in quegli anni,
strutturata su 52 fuochi o nuclei familiari di cittadini
residenti, con una popolazione di 396 abitanti, formata
essenzialmente da “braccianti” e pochi “signori”. Ma il quadro
dei soggetti economici, dotati cioè di proprietà e di
professioni, si allargava ai forestieri, residenti o no, agli
ecclesiastici, agli enti ecclesiasitici e ad altre categorie
minori. Notevoli, tra i diversi contenuti, le informazioni di
carattere topografico e toponomastico. Per la sua valenza, la
pubblicazione si colloca a pieno titolo tra le fonti storiche
primarie del Territorio Nolano.
SUMMARY: The 1748 “Catasto Onciario” of Sirico (Southern
Italy). Among the numerous hamlets of Nola, which became
definitively selfgoverning municipalities during the French
Decade, Sirico is the first whose 1748 Catasto Onciario is
published here integrally. This manuscript, kept at the State
Archive in Naples, provides a thorough picture of the economic
and demographic situation of Sirico’s population in those years.
This picture was organized on the basis of 52 families of
resident people, with a population of 396 inhabitants, made up
essentially of “farm labourers” and few “notables”. However, the
picture of economic people, that is owners and professionals,
included strangers (resident or not), priests, clerical bodies
and other minor groups. Among the various topics, topographical
and toponymic data are remarkable. Thanks to its intrinsic value,
this work can be rightfully considered one of the primary
historical sources on the Nolan District.
L’evergetismo di Fisia S[- - -] e del figlio M. Staius Cosmus
in un’epigrafe del II sec. d.C. da Roccarainola. Brevi note su
CIL IX 1169
SOMMARIO: Viene presentata una rilettura dell’iscrizione CIL IX
1169 attribuita genericamente ad Aeclanum ma che nessun
documento riporta con sicurezza a quella antica città. Si
suggerisce ora come provenienza antica dei due frammenti di
architrave le più vicine città di Nola, o in subordine Abella,
dove sembra più probabile l’originale collocazione monumentale
dell’iscrizione, portata in epoca non precisabile a Roccarainola
e reimpiegata in una piccola chiesa oggi dedicata a S. Maria del
Pianto. Il testo presenta un caso di evergetismo: l’abbellimento
con marmi del mercato cittadino, macellum, disposto per legato
testamentario, a favore della città, dal liberto M. Staius
Cosmus e portato a termine dalla madre ed erede Fisia S[- - -],
anche lei liberta di una nota famiglia nolana, arrivata al
consolato sotto Domiziano. La singolare locuzione “suppleta
vicesima consummavit” testimonia la munificenza di Fisia che
aggiunge una somma di denaro per portare a compimento l’opera
voluta dal figlio, dedicandogli per onorarne la memoria una
statua all’interno di una schola sulla quale era posto
quest’architrave. L’iscrizione può datarsi alla metà del II sec.
d.C. ancora in età adrianea-antonina.
SUMMARY: The Fisia S[- - -] evergetisme and of his son M.
Staius Cosmus in a latin inscription from the II century. A.D.
by Roccarainola. Brief notes on CIL IX 1169. Is proposed a
new interpretation of CIL IX 1169, generally attributed to
Aeclanum but there are no documents that confirm the origin to
the ancient town. Is now suggested as ancient origin of the two
lintel fragments,gv the nearest town of Nola or alternatively
Abella, where it seems most probable location of the original
monumental inscription, moved at a time not clear Roccarainola
and reused in a small church dedicated to S. Maria del Pianto.
The epigraph is a case of evergetisme, beautification of the
city market with marbles, macellum, willing to bequest for of
the town, by M. Staius Cosmus, a freedman, and completed by his
mother and heir Fisia S[- - -], freedwoman of a distinguished
family of the ancient Nola, who arrived at the consulate under
Domitian. The expression “suppleta vicesima consummavit”
testifies to the generosity of Fisia adding a sum of money to
complete the work required by her son to whom he dedicated a
statue to honor his memory in a schola which was placed on this
lintel. The inscription can be dated to the mid-second century.
A.D. still Hadrian-Antonine.